CARICHE SOCIALI

COSA E' L'UNITRE

VENTICINQUENNALE

TRENTENNALE

 


    

CONSIGLIO DIRETTIVO IN CARICA PER IL TRIENNIO 2023/2026

Dai risultati delle elezioni del 28/10/2020 per l'elezione dei rappresentanti del Consiglio Direttivo, risultano eletti:

PRESIDENTE: Elisa Ginanneschi

VICE PRESIDENTE: Franco Esposito

DIRETTORE DEI CORSI: Raffaela Clara Cacciatore

SEGRETARIO: Venanzio Garau

TESORIERE: Veronica Spolzino

 

 

CONSIGLIERI:  Maria Ferrini Coordinatore Accademia di Umanità

                          Massimiliano Rocchi 

                          Patrizia Passalacqua

                          Renato Marcomini

 

   

DELEGATI NAZIONALI:   Prof. Leonardo Baroncelli

                                              Sandra Bellifemmini

 

                 

 

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  CHE COSA E' L'UNITRE

 L'Unitre risulta essere una realtà efficace e consolidata in Grosseto da ben 34 anni d'ininterrotta attività socio-culturale: la nostra formula, senza libri di testo, ad esclusione per i Corsi di Lingue, con un bel rapporto, facile e diretto, con gli insegnanti, che prestano tutti opera di volontariato e senza la necessità di titoli di studio, ha riscosso, di anno in anno, sempre un crescente successo. Tutto questo dipende, sicuramente, dall'opportunità che questo tipo di Associazione offre ai propri iscritti di ritrovarsi, interessarsi ad argomenti utili ed accattivanti, in un rapporto valido per approfondire le proprie conoscenze o per aggiornarsi secondo i propri liberi interessi culturali. Facilita, inoltre, la partecipazione e l'interscambio tra persone di diversa formazione scolastica o professionale, ma accomunate da uguali passioni, curiosità ed aspirazioni conoscitive: 'Cultura ed Utilità' un binomio vincente per arricchire la propria quotidianità. Con questi intendimenti, che sono le basi fondanti dettate dall'unitre Nazionale di Torino, alla quale i soci fondatori si sono ispirati nel 1988, per la creazione, nella nostra città, di una sede Unitre, abbiamo perseguito il nostro 'progetto di vita' e siamo giunti al traguardo di 28 anni di attività con tanto di compiuto e tanto ancora da fare per attuare, sempre più profondamente, la filosofia Unitre:Università - Umanità - Umiltà - Unione di Tre Età. Perchè tutti i cittadini possano conoscere ed approfondire i valori di questa 'Universitas' moderna, in cui tutti, dagli organizzatori, ai collaboratori, ai docenti obbediscono al principio di un forte spirito di servizio, prestando la propria opera in modalità del tutto gratuita, pensiamo che basti riportare questi principi ispiratori:

  •  un modo nuovo di fare cultura e di creare un modo di vivere rinnovato
  • favorire un'educazione a divenire adulti

  • promuovere una informazione ed una educazione per venire incontro a quanti in gioventù non hanno potuto proseguire i propri studi

  • ritardare l'invecchiamento del corpo e della mente

  • risvegliare interessi sopiti o mai coltivati

  • comunicare con le altre età per riscoprire i valori essenziali del costruire insieme (intergenerazionalità associativa - principio condotto avanti proprio dall'Unitrè di Grosseto e che da qui ha preso campo)

  • promuovere l'incontro di generazioni e di strati diversi, creando una forte socializzazione

Continuità e rinnovamento s'impongono, quindi, quali termini chiave, perchè l'Unitre grossetana possa dimostrare la propria validità di ricerca e di impegno nel nuovo millennio: ci ripresentiamo al nastro di partenza con sempre reiterato entusiasmo, consueta passione, Corsi e Laboratori nuovi, augurandoci che molti giovani, in numero ancor maggiore, possano riuscire a frequentarci con quello spirito che ci caratterizza e che ci rende convinti che questa sia la strada giusta per continuare ad ottenere qualche cosa di veramente importante per la città.

Siamo sorti 'intergenerazionali' perche', pur aderendo pienamente allo Statuto della Università della Terza Età di Torino, nella sede di Grosseto, al momento  della sua istituzione, fu avvalorato il concetto che la traduzione più ovvia della sigla 'UNITRE' era quello di 'Università delle tre Età'.

Cerchiamo di mantenerci tali in modo da essere apportatori di un valido confronto tra fasce di età e culture diverse, stimolando la memoria collettiva, per rendere e mantenere vivo e vitale un individuo per tutta la durata della sua esistenza.

A distanza di molti anni anche l'Associazione Nazionale Unitre, ha adottato la scelta voluta da Grosseto sin dal lontano 1988.

E' stato scritto: 'anziani oggi, giovani domani' e così vogliamo continuare ad essere, con il contributo di ogni collaboratore ed in particolare dei Corsisti, che sono l'essenza dell'Unitre e che desideriamo sempre più numerosi e gioiosi di vivere questa esperienza.

 

 

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UNITRE A GROSSETO- VENTICINQUE ANNI DI ININTERROTTA ATTIVITA': 1988-2013

 25 anni di Unitre ( Universita' delle Tre Età ) a Grosseto: come ebbi a scrivere al compimento dei 20 anni, anche quello di oggi non è  un traguardo, bensì soltanto una tappa per proseguire oltre, nell'interesse e l'attenzione che l'Associazione pone verso i propri Associati.

Gennaio 1988: si fonda a Grosseto, per volontà del Prof. Italo Valassina, Direttore del Centro Studi- Associazione Culturale Insegnanti, in collaborazione con Pier  Vittorio Orlandini, Presidente dell'Associazione Esperantista Grossetana. Si unisce a loro un gruppo di 22 persone, che diverranno i Soci Fondatori dell'Associazione, che, proprio a Grosseto, quale fatto innovativo, fu, per la prima volta in Italia, denominata Università delle Tre Età, denominazione poi definitivamente assunta a livello nazionale per quell'aspetto intergenerazionale che la contraddistingue, oltre ogni età e fusione di esperienze e di entusiasmi, comuni interessi e programmi di reciproco arricchimento fra generazioni.

 "Universitas": Corporazione di maestri e alunni, così come era definita un tempo l'Università e tutto questo è l'Unitre, che da 25 anni, nozze d'argento con la città, svolge un compito socio-culturale ad alto livello.

Lo dimostrano, oltre ai numerosissimi e svariati Corsi e Laboratori ( in questo Anno Accademico se ne contano ben 44 ), gli incontri mensili che, nel trascorrere degli anni, hanno visto a Grosseto personaggi di alta cultura, dal rabbino Toaff, al Prof. Brezzi, medievalista di fama internazionale, tutti i maggiori rappresentanti delle varie fedi religiose presenti in Italia e nel mondo, giornalisti di fama, quali Gawronski, Volpato, Audisio, Perrone, Durante, il Prof. Lefevre, della Presidenza del Consiglio dei Ministri e altri nomi di fama, l'Istituzione di una Compagnia Teatrale amatoriale, l'organizzazione di Tavole Rotonde di grande attualità, Mostre, Incontri con Autori, Spettacoli, Gite di intenso interesse culturale, anche alla scoperta di luoghi poco conosciuti e visitati, Manifestazioni di vario genere e in ogni campo, anche della medicina e importanti celebrazioni di centenari, anche con Conferenze-Concerto, del tutto innovative per la nostra città, riunioni conviviali, organizzazione di incontri, a livello regionale, a cui hanno partecipato anche fino a 500 persone alle quali abbiamo fatto conoscere la realtà del tutto particolare di Nomadelfia e il Primo convegno Nazionale Unitre a Grosseto in occasione dei 20 anni dalla fondazione  e soprattutto sociale, con mercatini solidali, partecipazione del nostro Coro ad incontri presso vari Istituti per anziani e incontri con giovani e feste paesane della provincia. Organizzazione di numerosi eventi per i 150 anni dell'Unità d'Italia, come da allegato Incontri con "Europe Maremma", fra giovani e meno giovani e, a livello Nazionale incontri con delegati d'Europa, facendo parte, la nostra Associazione Nazionale, di due organizzazioni mondiali per le persone adulte, quali la F.i.a.p.a. e l'A.i.u.t.a., per cui anche la realtà di Grosseto sta allargando ulteriormente i propri orizzonti. L'Unitre rivolge un grazie sentitissimo all'Associazione Nazionale dei Mutilati e Invalidi di Guerra- Sez. di Grosseto e Fondazione per la sensibilità dimostrata, sin dal 1989, nei suoi confronti, con un'ospitalità veramente munifica. L'Unitre non avrebbe potuto proseguire il suo cammino senza il prodigo intervento dell'allora Presidente Sandri e, in tutti questi anni, di ogni altro Presidente che è susseguito, fino all'ultimo, scomparso recentemente, Comm. Riccardo Malentacchi e tutt'ora del Presidente in carica Dott. Andrea Malentacchi.

Da ben 25 anni sono  Presidente dell'Unitre e da 9 Consigliere Nazionale per la Toscana.

Giuseppina Scotti

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1988/2018: i trenta anni dell’UNITRE (Università della Terza Età

Università delle Tre Età)

Articolazione territoriale di Grosseto

e trenta anni della mia Presidenza

 

Un’esperienza forte, una crescita continua ed incessante, una formula davvero vincente nella nostra città, come in tutti i luoghi d’Italia dove le Unitre esistono e portono il loro fattivo contributo alla Cultura e alla Socialità.

Trenta anni fa, appena eletta presidente, sono partita per Torino, dove ha sede la nostra Associazione Nazionale, per incontrare la Presidente Nazionale di allora e per tanti e tanti anni ancora, Irma Maria Re, l’indimenticabile ed eccezionale Donna e Amica, che seppe ben illuminarmi sulla conduzione di una realtà così bella, particolare ed eccellente verso tutto e tutti, infondendomi il suo pieno spirito di volontariato ed abnegazione a “servizio” della comunità per crescere insieme e stabilire rapporti vivi e vitali, non soltanto con gli Associati e i Docenti, che sono il fulcro dell’Associazione, ma pure con tutte le realtà cittadine, sviluppando incontri e collaborazioni.

Mi piace riportare qui una mia esperienza. Di ritorno da un Convegno Nazionale Unitre, svoltosi ad Arenzano, moltissimi anni fa, rivolsi ai nostri Associati queste tre domande, scaturite dai temi affrontati nel Convegno stesso:

  • Le tre età: insieme è più facile?
  • Quali valori trasmettere ai giovani?
  • Ritenete utile l’incontro tra le generazioni per affrontare insieme le sfide del cambiamento?

Alla prima domanda la risposta è stata pressoché unanime: “Si, con varie argomentazioni, quali, ad esempio, “… più stimolante e costruttivo, senza barriere di comunicazione fra giovani e anziani, uniti dalla comprensione, dall’amicizia e dalla vera collaborazione derivante dalle esperienze dei più grandi, ma anche da quelle dei più giovani. Infatti l’atmosfera migliora, le attività si vivacizzano e le rispettive risorse si integrano e si arricchiscono. Si deve desiderare di dare e ricevere gli uni con gli altri, in reciproca comprensione per continuare ad imparare, sempre e a socializzare in questo modo che, nel suo progredire, invece, purtroppo, tende a dissociare: uniti si può fare di più per se stessi e per gli altri”.

Alla seconda domanda le risposte sono state le più varie e mi piace sintetizzarle in queste brevi espressioni: “Trasmettere le proprie radici etiche e culturali, convincendo le giovani leve a perseguire mete che no siano soltanto il denaro e il successo a tutti i costi, ma ad agire in democrazia reale e libertà, nel pieno rispetto di se stessi e degli altri, ad essere solidali, giusti, moderati in ogni espressione, capaci di saper ascoltare chi ha bisogno di parlare, placando risentimenti e desiderosi di scoprire e comprendere tutto quello che ci circonda, amando la patria e apprezzando quello che si possiede, nel sacrificio e l’unità familiare. Tutto ciò si acquisisce, non soltanto per conoscenza, ma per convalida, dall’esperienza di una vita intensamente vissuta”.

Al terzo quesito le risposte sono state di maggior approfondimento sul tema e la maggioranza ha risposto pienamente sì riguardo all’utilità di un reale incontro fra generazioni: c’è chi la ritiene “necessaria” e non semplicemente “utile” e chi, con una punta di scetticismo ha scritto : “Sì purché tale incontro non sia vanificato dalla incomprensione “, oppure: ”Sì, ma l’esito può essere incerto”. Ma è stato bello ed interessante leggere: “Sì perché i giovani ci offrono la loro freschezza di idee, la loro flessibilità,  la loro elasticità mentale e, noi “anziani”, la nostra base solida, i nostri principi morali e sociali e, quindi, un pilastro: noi siamo come le radici di un albero e loro i rami nuovi, i virgulti giovani e forti, ma più le radici sono robuste e ben salde nel terreno e più l’albero è vivo e rigoglioso”, oppure: “Credo che valga sempre la pena di incontrarsi e … chissà …. scoprire, poi, che ogni meta non è sempre irraggiungibile”. Ma c’è stato anche chi non condivide la parola “sfida” limitandosi quindi, ad “affrontare insieme i cambiamenti”, cosa che, certamente, investe i giovani e i meno giovani.

Oggi, a tanti anni di distanza, rileggendo queste risposte, sono sempre più certa che il non esserci mai abbandonati a sogni o a sterili teorie, ma l’aver dato impulso e l’aver sviluppato al massimo una delle arti più antiche praticate dall’uomo, la così detta “arte del possibile”, tutto questo, ci ha fatto raggiungere i risultati che, il 19 maggio 2018, giorno dei festeggiamenti del Trentennale Unitre, ci ha portato plauso e viva considerazione da parte delle numerose Autorità cittadine intervenute e dei vari rappresentanti di altre Unitre presenti, compreso il Vice Presidente Nazionale Vicario.

Con l’augurio che l’Unitre continui nel suo proficuo proiettarsi verso nuovi traguardi attraverso  ulteriore impegno e dedizione da parte di tutti, rivolgo ancora il mio personale ringraziamento a tutti coloro che, con vero spirito di “servizio”, appunto, profondono la propria opera a favore dell’intera collettività, a tutti i nostri validissimi Docenti e a tutte le istituzioni che, in vario modo, ci offrono autentico aiuto, dimostrandoci stima e attenzione.

                                                                                                                                                                                                                                                                                            Uff. Cav. Dott.ssa Giuseppina Scotti

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                    Presidente

 

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